Come ogni anno, anche per quello in corso si è dovuta attendere la pubblicazione della legge di bilancio (Legge del 30.12.2024 n. 207) per avere notizie concrete relativamente al destino dei bonus fiscali, ovvero le agevolazioni introdotte ormai da oltre dieci anni che quest’anno hanno subito alcune modifiche rilevanti, come era stato tra l’altro preannunciato dall’attuale governo.
Non vengono eliminate del tutto le detrazioni fiscali, ma avranno delle limitazioni sia in termini di aliquota che in termini di plafond utilizzabile. Paradossalmente, si andrà a penalizzare quel target di contribuenti che, a causa del loro reddito alto, si vedranno abbassare la quota di spesa da poter detrarre. Nello specifico, la soglia da dover tenere in considerazione è quella dei 75.000 € di reddito annuale lordo, parametro che in caso di dubbi occorre quindi verificare con il proprio fiscalista al fine di capire preliminarmente la capacità effettiva di detraibilità in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica o risanamento sismico.
Superato lo scoglio del reddito, l’altro filtro determinante è quello dell’abitazione principale, che consente di accedere all’aliquota massima del 50%, resa uniforme sia per il bonus casa che per l’ecobonus, con eliminazione dell’ex aliquota del 65%. Ricordiamo che la detrazione è sempre in 10 anni, in rate di pari importo da scalare al momento della dichiarazione dei redditi. Inoltre, per i redditi alti, il budget di spesa sarà anche in funzione dei figli a carico, con o senza disabilità accertata ai sensi dell’Art. 3 della Legge 104/92.
Si intensifica quindi la difficoltà iniziale nel comprendere quanto è il limite massimo di spesa detraibile. Al fine di rendere tale fase più snella, saremo a disposizione per fornire un supporto, fermo restando che necessiteremo di ricevere al contatto mail sotto-indicato, le seguenti informazioni:
□ Reddito Annuo Lordo sostenitore delle spese;
□ Prima casa, seconda casa, altra tipologia di immobile;
□ Numero di figli a carico, e presenza eventuale di figlio disabile.
Attenzione: la principale novità riguarda l’esclusione delle caldaie a condensazione dagli interventi di ecobonus, mentre potranno essere detratte soltanto all’interno di una più ampia ristrutturazione con CILA / SCIA depositate presso il municipio di competenza. L’esclusione delle caldaie era nell’aria in quanto è conseguenza del recepimento di una direttiva comunitaria che vuole evitare di continuare ad incentivare gli impianti termici a combustibili fossili. L’unica possibilità per quanto riguarda le caldaie a gas è riposta negli impianti ibridi, ovvero quelli in cui la stessa è in abbinamento con una pompa di calore, tecnologia che non può essere “assemblata” in loco dall’installatore ma deve già essere certificata come pezzo unico dal fabbricante del prodotto.
Al fine di fornirvi un riepilogo schematico e di rapido apprendimento, abbiamo predisposto per voi la tabella sottostante con le varie combinazioni per l’accesso ai bonus fiscali. Successivamente, a seguito della pubblicazione dell’apposita guida operativa dell’Agenzia delle Entrate, ci attiveremo per aggiornarvi su ulteriori dettagli.
Vi ricordiamo che siamo operativi per la gestione di tutte le pratiche ENEA obbligatorie per gli interventi incentivati, e che i nostri recapiti di riferimento restano i seguenti:
Portale per caricamento pratiche: www.gestionepratica.it (SEZIONE DETRAZIONE FISCALE)
Indirizzo di posta elettronica: detrazioni@gestionepratica.it
Recapiti telefonici: 366.7153605 / 351.5910336
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